UNA OPERA DIVINA

Questo titolo del giornale locale “El Chaski” mi è sembrato esagerato per la costruzione di una scuola materna che a poco a poco è cresciuta in una zona povera sulla collina che circonda Huacho. Ha ragione: io ho prestato le mie mani, amici del mondo hanno messo i soldi, ma chi sta dietro tutto questo se non Dio che ama i bambini e desidera che crescano bene, in qualsiasi angolo del mondo!


UN MIRACOLO CHE UNISCE

È iniziato con la gioia di invitare tutti all’inaugurazione della scuola materna il venerdì 12 aprile alle 10. È un miracolo che unisce Perù, Italia e Germania per i piccoli sulla collina rocciosa e sabbiosa della periferia Los Pinos, ex Fujimori. Bello è il nome: Rayito de Dulzura = un Raggio di Dolcezza.
"Mattone su mattone, viene sù la grande casa". Chi mi ha aiutato? Tantissimi, cuori generosi che solo Dio conosce.


Da quasi 4 anni mi sono immerso in questo progetto a passi lenti, ma l’ultimo mese è stato un correre sia per costruire la parte alta del muro di cinta sia per coinvolgere più persone. Nasce così anche un “miracolo politico”. Così l’ho descritto in facebook.
“Un miracolo vero per la scuola” Raggio di dolcezza”. Il Sindaco Juan Carlos Garcìa di Santa Maria mi aveva promesso la struttura metallica a regola d’arte per la tettoia del cortile della scuola, dove il sole picchia forte. Detto, fatto: in due giorni e due notti la stanno piazzando. Qualcosa di incredibilmente bello sarà la scuola materna dei miracoli. “Gracias Alcalde de Santa María, viernes celebraremos juntos con la bendición de Dios y un brindis de champagne. Che gioia per i bambini e genitori. Una stupenda notizia!”
Negli ultimi febbrili giorni si è messo all’opera un venezuelano che non aveva dimenticato nella sua terra la vena artistica di pittore, bravissimo nel dipingere lo stemma e soprattutto tre bambini che giocano insieme felici, uno con la maglietta tricolore italiana, l’altro con la bicolore peruviana e il terzo con nero, rosso e oro della Germania. Sono i tre paesi che hanno prodotto il miracolo.
È stata davvero una vera festa, intima e bella con gioia vera per tutti dai bambini al Sindaco, le maestre, le mamme, i maristi e naturalmente don Antonio con gli amici dal cuore grande sparsi nel mondo. Il miracolo "politico" ci ha raccolto tutti sotto la tettoia che ha creato un'atmosfera di pace.


EL CHASKI: UNA OPERA DIVINA

Lunedì 15 aprile in prima pagina pone questo titolo con una foto, mentre il servizio completo sta nella pagina centrale.
Si inaugurò la scuola materna nel settore de Ollanta Humala in Santa Maria. Huacho RAGGIO DI DOLCEZZA SOLIDARIETÀ DI TUTTI
Nell’Associazione di case Ollanta Humala, ubicata nella zona Los Pinos, si realizzò l’inaugurazione di una scuola materna chiamata “Raggio di Dolcezza”. Alla cerimonia partecipò il sacerdote Antonio Colombo che con l’appoggio di gruppi generosi riuscì a costruire le aule e il muro di cinta del complesso. La Municipalità del distretto di Santa Maria collaborò con la costruzione della tettoia per il cortile, una struttura metallica totalmente conforme alle norme della Difesa Civile.


Questo progetto si è concretizzato grazie al lavoro congiunto del parroco Antonio Colombo con i Laici Maristi di Champagnat in Perù, la Gioventù cattolica di Bad Mergentheim della Germania e l’Associazione di amici di Milano, Italia, con altri benefattori.
Il complesso scolastico si è costruito su un’area di 72 metri quadrati, con tre aule, due bagni con servizio igienico, un ambiente per la direzione della scuola, un cortile per la ricreazione dei bambini che vanno dai 3 ai 5 anni, tutti della zona povera che circonda la scuola stessa. Sono stati necessari tre anni per la sua costruzione con un costo di 160.000 soles, (corrispondenti a più di 40.000,00 euro).
Nelle foto si vede il parroco Antonio Colombo che fu il principale propulsore della costruzione, il momento dell’inaugurazione con il Sindaco Juan Carlos Garcia, e naturalmente i bambini contentissimi, tutti con la maglietta azzurrina con lo stemma della scuola.


LE TAPPE DELLA STORIA

APRILE 2016 CON 6000 MATTONI

Tutto sta scritto in questa lettera del 29 maggio che ho mandato alla Parrocchia Santa Maria Goretti, via Melchiorre Gioia 193 – 20125 Milano.
Sacerdoti, consiglio pastorale e parrocchiani, grazie di cuore per il continuo appoggio spirituale e materiale che mi date. La bellezza della Chiesa Cattolica è anche questa di non avere confini e di sentirci uniti ogni giorno nella Messa, in qualsiasi altare la si celebri.
Il vostro contributo di 450 euro è andato in cemento e 6000 mattoni per realizzare la costruzione di una scuola elementare alla periferia di Huacho. Lì stanno vivendo ciò che voi stessi avete vissuto: la storia di chi lascia il Veneto o la Puglia per cercare un futuro a Milano, senza casa, senza scuola, senza Chiesa. Voi ce l’avete fatta e qui stanno sforzandosi di ottenere gli stessi risultati. Vogliono che i loro figli abbiano un futuro e ciò nasce dalla scuola.


Non è zona della mia parrocchia che è centrale come Piazza Duomo. L’ho scoperta facendo una festa prenatalizia tra i poveri della periferia, su una collina di sabbia e rocce schiaffeggiate dal vento. Lì, in mezzo a 250 bambini impolverati, mi hanno parlato del loro sogno di costruire una scuola elementare. Io avevo immensi dubbi, ma poi ho visto i fatti: la gente si è messa a scavare, a livellare, a fare iniziative per raccogliere soldi…. così mi sono inserito coinvolgendo anche una scuola di Maristi.
Ogni settimana un mattone in più, come diceva la canzone: “Mattone su mattone vien su la grande casa…” Tutto è Provvidenza, anche voi siete parte di questo sogno.
Qui già pensano al giorno dell’inaugurazione, vogliono preparare tre bandiere, Perù, Italia e Germania, per ringraziare i tanti amici che li stanno appoggiando.


FEBBRAIO 2017 CON I MARISTI

La scuoletta sulla collina della periferia ha fatto grossi passi in avanti.
Sono tre aule più servizi con il tetto piatto alla peruviana, cioè senza tegole e senza canali di scolo semplicemente perché qui non piove mai! Manca l’ufficio per la direzione e soprattutto è urgente fare la recinzione, perché nella notte spariscono i mattoni! I bambini non vedono l’ora di avere una scuola tutta per loro, vicino a casa. Oggi, dopo la gioiosa cioccolattata, abbiamo già fatto una prima lezione con otto piccoli alunni seduti sul pavimento di cemento per imparare i numeri da uno a dieci in italiano. Che sveltezza nel ripeterli! La gioia nei loro occhi era ben visibile.

Con il coinvolgimento diretto della Scuola dei Fratelli Maristi di Huacho, i lavori per la scuoletta in collina hanno ricevuto un grande impulso. Uomo tuttofare, sempre entusiasta, è Arturo Bazalar che si trascina dietro lo spagnolo fratel Carlos, barba bianca e bastone di sostegno. Hanno formato una coppia che sa anche spillare soldi qua e là tanto da essere già riusciti a pavimentare metà del cortile, spazzando via i dislivelli rocciosi che facevano cadere i bambini. Già siamo al progetto del muro di recinzione che fa sudare per le sue fondamenta perché si deve scavare la roccia durissima anche per il martello pneumatico.
Non dico la gioia dei 40 bambini, delle loro mamme e delle due simpatiche maestre. Quest’anno Gesù non nascerà tra quattro pareti di giunco ma in tre aule ben solide e accoglienti. Miracolo natalizio nato da un pezzo di panettone e una cioccolata calda del corso di italiano.

MAGGIO 2017 CON EURO ITALIANI

Nelle mie valigie di ritorno dalle vacanze c’erano anche gli euro raccolti per il progetto di una scuola materna “Raggio di dolcezza” nella periferia di Huacho. Milano Greco, Cologno, Cerro Maggiore, Altopiano di Seveso, Casatenovo, Sedriano, parenti e amici hanno formato una catena di solidarietà, dimenticando la sempre presente crisi italiana. A Cerro Maggiore l’animatore è stato Tarcisio Martinotto che non so come aveva saputo del mio sogno, deciso a darmi una mano. In vacanza ho dovuto solo seguirlo prima a parlare ai bambini della scuola Maria Bernocchi e poi al bar San Giovanni per gli anziani. Spiccava ovunque il manifesto con la foto dei 6000 mattoni e lo slogan in bocca al bambino che dice: “Vogliamo una scuola qui”. Gli anziani, tutti miei coetanei!!!
Virus internazionali hanno seriamente danneggiato i miei polmoni, così che solo dal letto dell’ospedale potevo seguire i lavori attraverso Fidenzia e Lazzaro della commissione ufficiale della scuola e facevo arrivare, settimana dopo settimana, gli euro italiani per il cemento, la sabbia, le finestre, le porte in metallo, la trave d’acciaio, le canne di bambù per il tetto, esigendo le foto comprovanti il progresso per trasmetterle agli amici oltreoceano. Passata la tempesta della bronchite, devo aspettare qualche giorno in più perché la zona è sempre battuta dal vento che solleva polvere micidiale per i miei polmoni.

“I bambini sono già nella scuola, sono 40! Hanno abbandonato la capanna che li ospitava” .Questa notizia mi sorprende, devo andare a vedere, a tutti i costi. È vero, i bambini sono già dentro in una delle tre aule in costruzione, sempre più spaziosa del “buco” dov’erano prima.
Scoppia la gioia nel vedermi. I bambini sono sempre bambini, stupendi in tutto il mondo! Subito, però, faccio una domanda all’unica maestra: “Ma dove vanno al bagno?”
Imbarazzata, mi indica il locale designato come bagno ma ben lontano dall’essere finito. “Tranquilla, per questo ci sono gli euro!”

GENNAIO 2019 CON EURO TEDESCHI

Purtroppo nell’anno 2018 ho dovuto rallentare il passo per colpa della salute che mi ha tenuto fermo per mesi prima in due ospedali e poi bloccato in casa per la lunga convalescenza. Il pensiero non mancava, qualche lavoretto lo facevo fare, ma con poca energia. Il 2019 mi ritrova in forma, riprendo i contatti con gli amici d’Italia e della Germania e i frutti si vedono spuntare da alberi generosi, gli alberi tedeschi del Natale 2018 . Ecco la storia dal giornale della città di Bad Mergentheim

La gioventù cattolica aiuta una scuola povera in Perù.
La raccolta degli alberi di Natale frutta 3,200 euro.
A metà gennaio la gioventù cattolica di Bad Mergentheim iniziò la raccolta degli alberi utilizzati per il Natale dalle case degli abitanti della città. È un’iniziativa che si ripete da anni, con 20 partecipanti. Divisi in quattro gruppi hanno percorso le strade di Bad Mergentheim e di Neunkirchen guidando automezzi messi a disposizione da imprese private e dalla stessa comunità cattolica, mentre la municipalità ha offerto la benzina.
Hanno lavorato sotto la pioggia, iniziata nella notte lasciando gli alberi inzuppati e provocando frustrazione nei volontari che non riuscivano a leggere i nomi dei proprietari degli alberi né a individuare a che caseggiato appartenessero. Alla fine però riuscirono a raccogliere 3.200 euro che furo trasmessi a padre Antonio Colombo, missionario in Perù. (Me ne arrivarono di più, esattamente 3.500!n.d.r.).

LA FESTA DEL 12 APRILE

Una vera festa d’inaugurazione prevede sempre il colpo di martello dei padrini che rompono la bottiglia di champagne appesa al cancello d’entrata, il taglio del nastro bicolore, lo scoprimento di una targa ricordo collocata sulla parete della scuola e una da consegnare al benefattore principale, in questo caso a padre Antonio.

IL GRAZIE DELLA DIRETTORA SUSANNA

“Padre Antonio, grazie per le fotografie che mi ha mandato, sono molto belle, così come condivido ciò che dice il giornale Chaski, che è un’opera divina. Le sono molto riconoscente per tutto ciò che ha fatto per la scuola Raggio di Dolcezza, Dio lo ricolmi di tante benedizioni e di una buona salute, venga sempre a trovarci. Le voglio bene, le auguro che possa trascorrere una vacanza felice con la sua famiglia in Italia.

Dio la benedica sempre, lei è una persona buona con la gente umile, con le persone che più hanno di bisogno, e si preoccupa molto per l’educazione dei bambini”. Su Facebook qualche commento birichino dice: ”Padre Antonio, sei tu che fai i miracoli... questi sono i frutti meritati del tuo lavoro”.
È stata una bella avventura, davvero l’unione fa la forza soprattutto quando si riceve il grazie dal sorriso dei bambini con occhi pieni di luce.
L’Italia mi aspetta per due mesi, il cuore si divide con il Perù.


Don Antonio Colombo

Huacho, 21 aprile 2019, Pasqua